Il segreto di Posto Segreto

Il segreto di Posto Segreto
Posto Segreto è un casolare in cima ad una collinetta a 40 chilometri da Palermo, in Sicilia. Prima di arrivarci, quello che non è segreto di questo luogo sono i tramonti da cartolina, il mare in lontananza, le tende svolazzanti nella veranda del casolare, il nome della città che virtualmente lo ospita: Alcamo.

Quello che, invece, è un segreto finché arrivi è il grande albero che riposa di fronte all’ingresso del casolare e la cui ombra ti salva la vita ogni giorno, le amache che penzolano da esso, le tempeste di polvere che si alzano ogni volta che soffia vento, il gallo schizofrenico che si nasconde tra le foglie e punisce la tua presenza cagando sul tavolo da pranzo.

Sono segreti i turni, volontari e perpetui, per preparare caffè a tutte le ore del giorno, l’odi et amo che provi per il suono tartassante dei tamburi che tuona casualmente di punto in bianco, a qualunque ora del giorno e della notte. È segreto il suono delle risate che fanno le residenti e i residenti di Posto Segreto, che fino all’arrivo altro non sono che una galleria infinita di scatti ben fatti e pubblicati su Instagram.

È segreta la ruota della fortuna delle intolleranze alimentari di ogni residente, perché quando si cucina per tutti bisogna conoscerle. È segreta tutta la nudità a cui prenderai parte, perché da Posto Segreto puoi muoverti soltanto in macchina o quando le giornate sono nuvolose e presto o tardi tutte e tutti siamo tristi, frustrati, arrabbiati o semplicemente stanchi.

È segreto il sogno che Posto Segreto ti vende, in una sorta di mercato psichico: quello di una quotidianità dove l’orologio è più vicino al sole che sale e scende che al polso, perché il caldo stanca e logora e la polvere impantana ogni articolazione e ogni palpebra, quello di un altro modo per fare ciò che si vuole, dimenticandosi per un attimo che per poterlo fare qualcuno deve cucinare il pranzo, lavare i piatti, spazzare per terra, tenere sotto controllo il pozzo dell’acqua, comprare, barattare o recuperare qualunque oggetto o bene che si trova all’interno di Posto Segreto.

È segreto il paradosso temporale, quasi uscito da un manuale di fisica, per cui gli attimi perdono i minuti ma serve essere assolutamente urgenti per evitare che Posto Segreto si sveli, crollando su se stesso. Sono segreti, spesso, le ragioni per cui i residenti ci arrivano a Posto Segreto: a tal punto che serve interrogarli a riguardo. È segreta la portata del potere (inteso come verbo) di ogni residente, a cui basta essere costretta e costretto ad avere un po’ di tempo in più rispetto al normale per far emergere dal paesaggio attorno a Posto Segreto tutto ciò che serve loro per creare, qualunque sia la creazione.

È segreta la vera natura di Posto Segreto, appollaiato sulla cima del crinale delle possibilità e affacciato, sempre, di fronte ad una valle di dubbio che pervade ogni persona presente e ogni azione che viene svolta.

Forse è questo il segreto più profondo che Posto Segreto custodisce: quello per cui Posto Segreto dubita in ogni momento di se stesso e concede lo stesso lusso a tutto ciò che ospita, disintermediando il lavoro riproduttivo e consegnandolo direttamente alle e ai residenti, non sapendo mai cosa realmente succederà durante la giornata ma riuscendo, infine sempre, a farlo succedere. Grazie

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